Ieri sera, alla Libreria Pantaleon, sono successe delle cose belle.
Complici un padrone di casa entusiasta e un pubblico nutrito e più che benevolente, la presentazione di “e tutto divenne Luna” di Georgi Gospodinov (pubblicato da Voland) è stato un vero momento di gioia.
Io, l’avevo premesso, ero un po’ preoccupata di farmi trasportare eccessivamente dall’entusiasmo per uno scrittore che ho letto, condiviso e apprezzato al limite del groupiesmo. Per questo, e assecondando la mia inclinazione, avevo preparato domande brevissime, introdotte da letture evocative. Quando si tratta di racconti, il rischio è dire troppo o troppo poco, esaurendo la curiosità verso le storie, oppure dando per sottintese troppe atmosfere.
Invece, storie ne abbiamo avute a bizzeffe, e chi ha partecipato è rimasto con il desiderio di leggerne altre.
Come mai? Perché a rispondere e a raccontare c’era un autore generoso, curioso, felice di lasciarsi ingaggiare nella conversazione e di cucire le proprie risposte con aneddoti, racconti e sorprese. Agganciare un tema all’altro è stato facile, perché Gospodinov evidentemente vive nel mondo che racconta, e sa come portarci chi ascolta. Al punto da farci capire una lingua che non conosciamo, il bulgaro, prima ancora che arrivasse la traduzione.
La magnifica interprete ci ha aiutati a far fluire la conversazione e a condividere con precisione i nostri pensieri, appoggiati su intenzioni che tutti abbiamo compreso, al di là delle parole.
Un incanto. Un’esperienza fuori dal comune.
Sono grata a chi mi ha permesso di prendervi parte, perché mi sono divertita (e ho visto che vi siete divertiti) immensamente.
Gospodinov è ancora in tour letterario in Italia. Se capita nella vostra città, non perdetevelo. Viceversa: leggetelo!
(Grazie a Ian per la foto)