Letti, lavorati, chiacchierati: i “miei” libri per Festival delle Letterature Migranti (Palermo)

Eccoli. Scelti fra i numerosi presentati nel programma del Festival delle Letterature Migranti di Palermo. Letti e lavorati con il rodato sistema della Lettrice Vis à Vis, estraendo idee con cui confezionare un catalogo su misura da incrociare con i pensieri dei miei ospiti. Infine restituiti con i miei singolari bugiardini.

La libreria della Lettrice svolta con convinzione. La direzione è quella militante, civile, pur sempre nell’ottica di condividere qualcosa di personale.
Ringrazio sentitamente i curatori del Festival, per aver proposto letteratura e saggistica di ottima qualità, a volte di estrema necessità. Le relazioni con gli ospiti del mio salottino hanno confermato l’aspettativa maturata durante la lavorazione. Tra queste pagine, che nel lavoro ho ordinato secondo i criteri di “conoscere” (quello che non sai di non sapere), “pensare” (fuori dalle convinzioni della tua confort zone) e “sentire” (le cose che abbiamo in comune), ci sono sostegni solidi alla vostre, nostre, domande.

 

Eccovi la mia piccola selezione, schedata in ordine sparso, con indicazioni d’uso e un estratto della mia personale lettura. Nel titolo, il link alla scheda nel catalogo dell’Editore.
Buona esplorazione!


Donatella Di Cesare
STRANIERI RESIDENTI – Una filosofia della migrazione
Bollati Boringhieri – Saggio

INDICAZIONI
Per chi ‘casa non è proprietà’; per capire l’inganno; per riappropriarsi dell’ospitalità; per le parole
LA MIA LETTURA
Quando e perché si sono infranti i tentativi di costruire una filosofia della migrazione? Che peso ha l’imperativo Stato-centrico nel privare la politica di un contributo argomentativo essenziale al riconoscimento della figura di cittadino residente? Quanto siamo confusi riguardo al significato di termini ( migrare, frontiera, asilo, esilio, abitare, comunità, ospite, …) che maneggiamo con apparente sicurezza, avendone tuttavia rimosso il significato originale? Dove rintracciare ragioni convincenti per rinegoziare i concetti di “noi” e “loro”, e dare nuovo significato al ruolo di (apparenti) spettatori in cui ci troviamo?
La scrittura limpida e precisa di Donatella Di Cesare accompagna il lettore, non necessariamente lo studioso, nel ragionamento che avvicina alle risposte. Lasciando margine alla riflessione individuale, al riconoscimento della propria posizione, del proprio inciampo, e dei vuoti da colmare.
Parole chiave: filosofia, migrazione, significati, pregiudizi, abitare

Ÿ*


Chen He
A MODO NOSTRO
Sellerio – Romanzo

INDICAZIONI
Per chi ‘sono tutti uguali’; per chi indaga il prima e il dopo di ogni cosa; per gli sradicamenti
LA MIA LETTURA
Lo sguardo cinese.
Questo libro apre agli occhi una scatola, che ne contiene molteplici altre. Ognuna rivela il frammento di un mondo che, a noi europei, è sempre parso chiuso e inaccessibile. E che, nel rivelarsi, mostra noi stessi come non ci siamo mai visti.
Le rotte migratorie dei cinesi; i meccanismi della loro imprenditorialità e dei loro traffici criminali; le radici culturali che li hanno costretti a un’enorme migrazione esistenziale prima che territoriale; lo sguardo alle volte predatorio, alle volte deprivato, rivolto all’Occidente. Tutto questo è raccontato attraverso la vicenda di Xie Quing.
La storia di una ricerca, che, come molte, porta a trovare ciò che non si sapeva di stare cercando. E vale anche per il lettore.
Parole chiave: Cina, migrazione, Rivoluzione Culturale, straniero

*


Gabriele Del Grande
DAWLA – La storia dello Stato Islamico raccontata dai suoi disertori
Mondadori

INDICAZIONI
Per chi si è accorto della Siria solo nel 2014; per chi crede che “loro” siano tutti uguali; per comprendere ciò che da qui sembra incomprensibile
LA MIA LETTURA
Abituati a pensare nei termini di noi e gli altri, ci manca la competenza e la conoscenza di quanto eterogenea sia la compagine apparente di questi “altri”. Le storie dei tre disertori, raccolte e restituite da Del Grande, ci portano dove non siamo mai stati. Nel dubbio, prima di ogni altro luogo.
Come si costruisce un esercito di martiri? E come si genera, al suo stesso interno, il dissenso?
Prendi centinaia di ragazzi, privati per Legge della vista di una donna diversa da una familiare, e dilungati nella descrizione delle meravigliose 72 vergini dagli occhi scuri che li attendono appena l’anima si sarà separata dal corpo.
Raccogli tutti gli orfani che hai seminato, nutrili, accudiscili, investi in una generazione che non ha mai conosciuto altra Legge che quella del Califfato.
Rinchiudi, vessa, tortura e mescola i tuoi prigionieri, fino al punto che non abbiano che due scelte: aderire o morire.
Elargisci armi, denaro, speranza, miraggi d’Europa, a chi ha perso tutto o a chi ha fame di rivalsa.
Addestra il tuo esercito a partire dalla spirito, e solo dopo nell’uso delle armi. Rendi indistinguibili religione e politica, per sottomettere anima e corpo.
Fatti temere al punto che chi ti tema desideri essere come te.
Sradica ogni dissenso a colpi di Legge e Kalashnikov.
Avrai un esercito nutrito, inesauribile. Fedele, a suo modo, e in qualche misura. Coloro che proveranno a sottrarsi, per quanti essi siano, sapranno che il loro destino sarà essere braccati ovunque e per sempre.
Estremo? O riconoscibile? Non vi suona familiare?
Parole chiave: Islam, conversione, martirio, storia, religione, politica

*


Siri Ranva Hjelm Jacobsen
ISOLA
Iperborea – Romanzo

INDICAZIONI
Per chi torna; per le radici; per le generazioni come isole
LA MIA LETTURA
Una manciata di isole sparse sull’Atlantico, una collezione di isole immaginate da un nonno e una nipote. Un’isola da chiamare casa, e in cui sentirsi turisti, un’isola da lasciare per poi vivere di nostalgia. Un’isola in cui tornare, un’isola che sembra muoversi e fuggire per non farsi acchiappare. Migrare è una questione di generazioni: ognuna lo fa diversamente, e diversamente dissemina sul cammino migratorio memorie. Quelle che riesce a preservare dall’assimilazione, quelle che riesce a trasmettere con la narrazione, quelle che uno scoglio verde battuto dal vento può conservare.
Questa è la storia di un ritorno in un posto in cui non si è mai stati. Chiedendosi casa cosa sia.
Parole chiave: emancipazione, memoria, migrazione, generazioni

*


Marino Magliani
L’ESILIO DEI MOSCERINI DANZANTI GIAPPONESI
Exorma – Romanzo

INDICAZIONI
Perché casa è comunque altrove; per la geografia esistenziale
LA MIA LETTURA
In un frammentario viaggio nel tempo e nello spazio, Marino Magliani esplora esilio, ritorno e nomadismo. Si cerca, fra la costa ligure, le distese olandesi e il mare delle Baleari, i rifugi, i sentieri e le reclusioni.
La geografia esistenziale si compone di forme (il sorriso rovesciato della Liguria, le geometriche zattere di terra olandesi), di lingue infantili, tragitti degli affetti, ritorni che si confondono con passaggi, relazioni esplorate a tratti.
Si indaga sulla (im)possibile esistenza di un punto di arrivo, interrogandosi sui punti di partenza. E il luogo definitivo, la vera casa, risulta essere il transito
Parole chiave: ritorno, frontiera, esilio, fuga, partenza, mare

*


Marco Rizzo – Lelio Bonaccorso
SALVEZZA
Feltrinelli Comics – Graphic Novel

INDICAZIONI
Perché non sono numeri; per esserci
LA MIA LETTURA
Esserci è diverso da farsela raccontare. E farsela raccontare con disegni e parole è diverso che accontentarsi di grafici e notizie, magari fasulle.
L’arancione della nave Acquarius, e dei giubbotti di salvataggio, è l’unico colore che guida nel grigio tagliente di viaggi disperati. Il calore, invece, è quello dei tratti umani restituiti da penne che hanno raccolto suoni, odori, espressioni e ombre e squarci luminosi di sorrisi.
Leggere è più che superare l’indifferenza, è avvicinarsi alla presenza.
Parole chiave: salvataggio, Mediterraneo, salvezza, perdita, umanità

*


Alì Ehsani
STANOTTE GUARDIAMO LE STELLE
Feltrinelli – Romanzo

INDICAZIONI
Per cambiare punto di vista; per toccare con mano
LA MIA LETTURA
Smettere di guardare il viaggio dalla sponda, ed entrare nella carne, negli occhi, nelle dita aggrappate al cassone di un camion, al bordo di un gommone, al telone di un furgone. Partire dalle macerie di casa, mano nella mano, e attraversare un continente, sei Paesi, la vita di altri profughi, chi fermo chi in movimento, con il miraggio di una nuova casa. Perdersi. Insistere. Guardare indietro, oggi, per fare coraggio al bambino di ieri. Resistere soli, esistere nelle comunità. Sapere che indietro non si può tornare.
Alì ci chiede di fare questo. Lasciare la comoda sponda da cui abbiamo osservato, e partire con lui. Per esistere, con lui e con gli altri che fatichiamo a riconoscere, qui, come “noi”.
Parole chiave: migrazione, speranza, guerra, solitudine, coraggio

*


Andrea Segre
LA TERRA SCIVOLA
Marsilio – Romanzo

INDICAZIONI
Per l’attesa, l’incontro, il viaggio da fermi
LA MIA LETTURA
Un racconto per imparare ad attendere. Per sedersi su una sedia, accanto alla finestra delle cucina, nelle notti insonni, e aspettare che le risposte arrivino da sole. Magari sporgendo lo sguardo oltre il margine della voragine che si è aperta nella strada, e che potrebbe condurre dall’altra parte del mondo, a casa.
Il tempo è il protagonista. Nell’attesa di un trapasso, nella trasformazione multietnica di un quartiere, nella nostalgia di madri abbandonate e abbandonanti, nei tragitti di vecchi con il carrello spesa, nelle pause di vita fra un incombenza e l’altra, nel lamento impetuoso di Stravinskij, nella sospensione del pensiero e del fare. Un tempo che lega due donne, e altre donne ancora, in un intreccio indistinguibile di doveri e affetti e rimorsi e doni. Comuni, da un estremo all’altro del tempo e dello spazio, come non li abbiamo mai pensati.
Parole chiave: amicizia, Torpignattara, culture, attesa, tempo

*


Roberto Camurri
A MISURA D’UOMO
NNE – Romanzo

INDICAZIONI
Per i precipizi della pianura; per i resistenti; per chi va piano, non sa se sano, ma lontano
LA MIA LETTURA
Fabbrico è un paese che potrebbe essere tutti i paesi. Ci arrivi con un treno piccolo che sembra inciampare nelle erbacce. Passi al caffè in una Piazza che è una Via, da una donna anziana che serba una sedia per l’uomo della memoria. Dalle finestre di Fabbrico vedi la tua infanzia. Ci trovi gente che si trova, che precipita, che ci prova.
Ci vivi amori, guerra, amicizie, tradimenti, rese, convincimenti.
Un luogo a misura d’uomo, nel quale, per prendere la misura, abbondano i punti di riferimento.
Parole chiave: pianura, errori, vicinanza, memoria

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Max Lobe
LA TRINITÀ BANTU
66TH A2ND – Romanzo

INDICAZIONI
Per i paradossi; per salvarsi da soli; contro le apparenze
LA MIA LETTURA
Uffici di collocamento che non collocano, medici che non guariscono, attivisti che non attivano, treni che rallentano, famiglie che fanno finta di non capire. Una Svizzera anomala e inospitale, punteggiata dai cartelli xenofobi che dileggiano le “pecore nere”, si nasconde dietro la patina di efficienza e pulizia che pensiamo di conoscere.
La realtà, se ce la si fa raccontare dal vero, è sempre diversa. E farebbe venire voglia di ribellarsi, combattere il sistema, scagliarsi con violenza contro la violenza.
Invece, a farselo raccontare, si può anche imparare che, a volte, l’unica cosa da fare al nemico, è “rifilargli la sua parte di pace”
Parole chiave: xenofobia, integrazione, radici, Bantuland, Svizzera, luoghi comuni

*


Raffaele Alberto Ventura
TEORIA DELLA CLASSE DISAGIATA
Minimum Fax – Saggio

INDICAZIONI
Per chi accetta di non avere risposte; per chi è pronto a guardare in faccia la realtà; per i 30-40 enni; per i figli
LA MIA LETTURA
“Noi non siamo stati preparati per questa vita agra, ma per un’altra meravigliosa. Il problema è che quella vita non esiste”. Questa premessa, senza possibilità di riscatto, è la condizione in cui si trova un’intera generazione. Capire perché, come sia maturato l’equivoco, pur non garantendo una soluzione, è l’unico modo per prendere coscienza della propria condizione. Permette di cambiare punto di vista, di maturare un giudizio (su sé e sul mondo) più onesto. Non salva, per il presente, ma orienta per il futuro.
Una ricostruzione storico-socio-economica preziosa, soprattutto nella prospettiva della generazione seguente a quella che sta consumando se stessa.
Parole chiave: economia, lavoro culturale, società, storia

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