
“Chi osserva chi? Come ci si lascia attraversare dallo sguardo altrui? Come si legge la realtà, con quali occhi la si guarda? Domande che conducono infine alla questione ancora più centrale del ‘chi educa e chi è educato?’, insieme all’implicito interrogavo di come tradurre, come parlare dell’altro in una maniera che non ne devitalizzi la ricchezza dal punto di vista dell’incontro umano […] per dare protagonismo non soltanto ad un argomento o alla tematizzazione di un’esperienza empirica, ma piuttosto all’imprevedibilità dell’interazione umana”
Un approccio alla realtà che condivido profondamente.
Martina Riina ha scritto un libro in cui restituisce il racconto di dieci anni di lavoro a Borgo Vecchio, attraverso l’abile intreccio di pedagogia, antropologia e voce viva del ‘campo di gioco’.
Lei viene da Palermo, e vi porta a Palermo, ma anche fra le crepe che stanno sotto i vostri occhi.
Venerdì 29 ottobre, dalle ore 17, a Via Baltea (Torino)
Appuntamento vivamente consigliato a chi cerca il bandolo di quella matassa che è l’educazione sul campo.