#nonrecensioni “4321” di Paul Auster

La lettura più appassionante da anni a questa parte. Di quelle che ti fanno dimenticare la caffettiera sul fuoco, i bambini a scuola, le scadenze di lavoro, il ticchettio dell’orologio la notte, la fame, il sonno, l’esistenza di vita fuori dalla pagina (se non quella condivisa con gli altri lettori, con i quali ti confronti spasmodicamente sul numero di capitoli, l’avanzamento della storia, i trucchi scoperti, le genialità svelate).
Insomma, difficile capire se si tratti di una grande opera letteraria o di una possessione diabolica.

Comunque, l’ho finito!
4321” di Paul Auster (Einaudi) a chi può piacere?

A chi ama una o più delle seguenti categorie:
– i romanzoni lunghi, ma anche i racconti brevi (in 940 pagine ci sono entrambi)
– un personaggio a cui voler profondamente bene (ero tentata di scrivere “persona”, ma perché lo capite solo leggendo)
– la storia americana tra anni ‘40 e anni ’70: società, politica, l’individuo e la moltitudine, cause ed effetti (se vi sembra trito e ri-trito, fate in tempo a ricredervi)
– famiglia, amicizia, amore, ideali, integrità, letteratura, cinema (non manca niente, ma niente proprio)

E fin qui gioco facile.

Ma anche a chi appartiene a queste, di categorie:
– solutori di cubo rubik letterari
– persi nei labirinti
– desiderosi di essere sedotti e raggirati con indizi abilmente camuffati
– disponibili a stringere il patto di alleanza e fiducia fra scrittore e lettore: il divertimento e l’intelligenza dell’uno al servizio del divertimento e dell’intelligenza dell’altro
– aspiranti scrittori di qualunque genere (romanzieri, poeti, drammaturghi, giornalisti, cineasti), purché saldi nella propria convinzione. Il libro è strapieno di strumenti, ma sono anche usati così bene da mettere alla prova il coraggio di ogni esordiente.
– compilatori di liste (se non vi bastano le 940 pagine, Auster suggerisce un altro centinaio di libri e film che vi impegnano per il resto della vita)
– maniaci compulsivi dello spoiler (spicciate casa a Auster, sappiatelo. Prendete lezioni da lui!)

Potrei dire di più, ma vi rovinerei il gusto. Ho detto pure troppo.
Si formeranno a breve dei circoli di adepti che si troveranno per commentare, ridere, godere dell’esperienza fatta, e soprattutto per gestire la crisi di astinenza inevitabile, terminata la lettura. Segnatevi nel post, se volete partecipare. Siamo solidali fra noi.

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