Lavorando con uno spettatore alla volta, di file me ne intendo. Ma di solito le creo, più raramente le faccio. Una volta l’anno, però, l’attesa vale quanto lo spettacolo.
Vado a Mantova, e mi accodo a colleghi lettori, per ascoltare cosa ha da dire chi i libri li scrive, diffonde, usa per offrire il proprio punto di vista sulle cose.
C’è chi viene al Festivaletteratura per incontrare il proprio scrittore del cuore, chi in cerca di novità. Ci sono percorsi per interpretare e comprendere la realtà e laboratori per appropriarsi di strumenti con cui modificarla.
C’è, per pochi, sacrosanti giorni di capo d’anno, la sensazione di essere circondati da moltissime persone diverse che hanno qualcosa in comune.
Vado a fare la valigia. Questo qui sotto è parte del mio programma di visita. Ma gli occhi li terrò aperti sulla fila, sappiatelo.