… non è un ladro né una spia!
Infatti al tavolino allestito per me da Michele, accogliente e ironico anfitrione della Liberia Linea451, si sono seduti molti personaggi.
Abitanti del quartiere (“… vivi da queste parti, vero? Ci siamo già visti camminando”) e insegnanti (“Si, sapere dove cercare le risposte è importante, soprattutto per noi. L’attenzione, poi…”). Scrittori (“è un momentaccio!” “peggio sarebbe in miniera, no?”) e animatrici di gruppi di lettura (“…sarebbe possibile avere cose meravigliose, favolose, incredibili come vediamo scritto qui?”). Appassionate di ciò che hanno trovato senza sapere cosa stavano cercando (“… quella poesia che hai letto… non posso aspettare che me la mandi: posso fotografarla?”), video-maker (“sostenere l’impresa? Volentieri! Finalmente ce n’è l’occasione”) e lievi sconosciute sorridenti sotto la pioggia (“grazie, che sorpresa!”).
Ladri e spie, non pervenuti.
Magari erano mascherati da lettori, è pur sempre Carnevale.
Per un giorno potrebbero aver deciso di provare l’ebrezza della ricerca, della scoperta, della connessione insospettabile fra un’idea e una parola, una sensazione e una frase, una domanda e una pagina.
Potrebbero aver colto la facilità con cui un disequilibrio si placa con una zeppetta, un libro per esempio. Basta trovarlo dello “spessore” giusto.
Con un tè, quattro chiacchiere e La Lettrice vis-à-vis
Splendido! Come unire il rapporto umano alla passione per la lettura….
Grazie! In effetti, studi scientifici rilevano particolare compatibilità fra le due cose. Le buone letture favoriscono empatia e relazioni. Si vocifera addirittura di amicizie nate fra gli scaffali…